Immagina un mondo migliore... (Manifesto)

Un nuovo progetto fuori dagli stereotipi, dalle regole e dai modelli attuali con una nuova - non apocalittica - visione del futuro

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Immaginate una scuola che ci insegni a coltivare la terra e ad allevare gli animali ma anche a progettare robot, che ci dia una educazione ma che al contempo dia libero sfogo alla nostra creatività e che in tutto questo trovi il tempo per formarci all'attività parlamentare. Immaginate un mondo del lavoro che ci consenta di vivere dignitosamente, di avere il tempo libero per gli hobby, per la famiglia, per viaggiare e per fare politica. Immaginate uno Stato formato da noi o dal nostro vicino o dai nostri figli, dove non esistono padroni o dittatori, dove il popolo sia sovrano di se stesso. Questa è la Democrazia che ho immaginato, questa è la Democrazia Aleatoria!

Sono passati esattamente 3 anni da quando ho finito di scrivere il mio libro Questa non è democrazia, un saggio che parte dalla finta democrazia elettiva per arrivare al modello della Democrazia Aleatoria. L'idea di fondo era tanto semplice quanto difficile da far comprendere: un sistema in cui non c'è voto ma c'è reale partecipazione tra cittadini capaci che 'a sorte' vengono estratti per formare il Parlamento.

Se ci pensate, gli ingredienti ci sono tutti: rappresentatività del campione, parità dei sessi, rispetto delle minoranze, nessun pregiudizio verso persone affette da handicap. E poi nessun sistema di corruzione come può essere il voto di scambio, il sistema delle lobby, i finanziamenti "a rendere" ai partiti e così via. Nessun gruppo precostituito in Parlamento, ma persone che si conoscono per la prima volta tra loro.

Ma in tanti non capivano. Obiettavano soprattutto sulla preparazione politica e legislativa dei selezionati, ma la risposta è troppo facile: quale preparazione hanno ad esempio i candidati del Movimento 5 Stelle? Davvero vogliamo far credere che una casalinga ne sa più di un laureato di economia? Davvero vogliamo far credere che un bracciante agricolo ne sa più di un manager di impresa? E quale preparazione hanno i 'nomi politici' degli altri partiti? Quale garanzia di preparazione hanno 'gli amici' che si votano solo in quanto tali?

Di obiezioni e risposte ho fatto esperienza ed ho rafforzato la mia proposta al punto da ritenerla matura per essere presentata. Non solo per quanto riguarda la forma di governo, ma comprensiva di un programma politico completo finalizzato a rispondere a tutte le domande.

In fondo, se ci pensate, perché una casalinga deve essere considerata impreparata? Perché un bracciante agricolo deve essere considerato un analfabeta ignorante? Perché dobbiamo vivere di stereotipi al punto da pensare che 'braccia rubate all'agricoltura' diventa una offesa sulle capacità di una persona? E' presto detto: la società, la cultura generale e la formazione scolastica fanno si che questa sia la realtà, a meno di rare eccezioni. Viviamo di luoghi comuni: la scuola non prepara alla vita come la strada, la pratica rompe la grammatica, viaggiare vale più di qualsiasi laurea, e così via.

Viviamo in Italia, il 'paese mediterraneo' per eccellenza, un paese che ha sempre eccelso in agricoltura, allevamenti, artigianato, ma che ha anche sfornato i più grandi pensatori, artisti e scienziati di tutti i tempi, da Leonardo Da Vinci a Galileo Galilei. Dove è finito tutto questo? Perché oggi l'artista deve essere il poveraccio di strada e lo scienziato deve essere un cervello in fuga mentre giocatori professionisti di poker ed ex deejay in cerca d'autore diventano i nuovi pensatori? Perché oggi le braccia rubate all'agricoltura devono essere sprovviste di cervello e di competenze? Perché colture biologiche e allevamenti senza maltrattamenti diventano una chimera?

C'è un modo per cambiare tutto. Ma per farlo serve cambiare il paese. Serve capire l'importanza del tempo libero e della cura della persona, serve acquisire il senso del dovere, serve semplificare leggi e regolamenti, serve formare i cittadini per essere pronti a dare il proprio contributo al paese. Ma non un contributo passivo, non una obbedienza al dittatore, non la devozione al partito o al guru. Serve un popolo in grado di governare il paese e di farlo crescere, se chiamati a farlo, serve un popolo in cui da una parte si impara a governare il paese e dall'altra si impara a curare la terra o ad allevare gli animali, mentre la ricerca scientifica e la tecnologia diventano i più grandi alleati di sempre nella tutela della persone e nell'evoluzione della civiltà.

Immaginate una scuola che ci insegni a coltivare la terra e ad allevare gli animali ma anche a progettare robot, che ci dia una educazione ma che al contempo dia libero sfogo alla nostra creatività e che in tutto questo trovi il tempo per formarci all'attività parlamentare. Immaginate un mondo del lavoro che ci consenta di vivere dignitosamente, di avere il tempo libero per gli hobby, per la famiglia, per viaggiare e per fare politica. Immaginate uno Stato formato da noi o dal nostro vicino o dai nostri figli, dove non esistono padroni o dittatori, dove il popolo sia sovrano di se stesso. Questa è la Democrazia che ho immaginato, questa è la Democrazia Aleatoria!