I sette passi per la democrazia

Ogni grande cammino è fatto di piccoli passi: ecco i sette passi che riteniamo possano consegnare il potere al popolo!

  1. PASSO 1: PERCEPIRE IL PROBLEMA
    Viviamo in un mondo che sta degenerando. I ricchi diventano sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Viviamo i più alti livelli di stress psico-fisico di sempre, al punto che per la prima volta la vita media si sta abbassando. Le persone sono spesso accecate dall'odio dal non voler fermarsi a riflettere e tutto questo va a vantaggio della vecchia politica o di chi dice di essere la soluzione ma sta solo cambiando il problema. Il primo passo è capire che nessuna proposta politica oggi è una soluzione, che tutti ci stanno allontanando dalla soluzione.
  2. PASSO 2: DEFINIRE IL PROBLEMA
    Si lavora troppo, c'è poco tempo per hobby, amici e famiglia. I soldi non bastano mai e si vive sempre in condizoni precarie, senza sicurezza nemmeno per l'immediato futuro. La vecchia politica fa interessi di lobby di potere, la nuova politica è manovrata in modo per nulla chiaro e nessuno rispetta le promesse. I cittadini sono tenuti lontani dal potere, in un modo o nell'altro. Serve una politica che ridia stabilità, che ridia soldi e tempo libero, che ridia equità e dignità sociale. Serve una politica che dia lo stesso potere politico a tutti i cittadini.
  3. PASSO 3: INDIVIDUARE I PUNTI CARDINE
    Occorre dividere il problema in sottoproblemi, per affrontarli meglio. Un primo problema è legato all'analfabetismo funzionale: metà degli italiani vota senza consapevolezza e teoricamente metà degli eletti siede nei luoghi del potere senza avere le capacità morali e tecniche. Inoltre il voto può essere distorto e strumentalizzato. Serve operare su diversi fronti: dare il tempo alle persone di formarsi e di approfondire la propria cultura, fargli raggiungere consapevolezza nel voto e competenza nelle scelte, ridurre i rischi di distorsione e strumentalizzazione del voto.
  4. PASSO 4: TROVARE LA SOLUZIONE
    La classe politica deve essere competente e rappresentativa. Il voto non garantisce l'una o l'altra dote, mentre una selezione aleatoria su base di merito garantirebbe la competenza sulla base delle caratteristiche di merito e la rappresentatività grazie al metodo aleatorio. Serve quindi una riforma costituzionale e legislativa che consenta di attuare questa soluzione e, per garantire la più ambia base di candidati da cui attingere, serve al contempo una politica di crescita culturale.
  5. PASSO 5: CREDERE NEL PROGETTO
    Credere nella Democrazia Aleatoria non significa fidarsi di chi ti promette che ti governerà bene ma significa collaborare con chi ti darà gli strumenti per fare la tua parte e, un domani, aiutare a governare e a definire la linea politica italiana. Fidarsi di Democrazia Aleatoria significa fidarsi di chi è disposto a credere in te, di chi già lo sta facendo. Con la Democrazia Aleatoria ognuno di noi smette di essere un nemico e diventa una risorsa per gli altri.
  6. PASSO 6: DIFFONDERE IL PROGETTO
    Aderisci al progetto di Democrazia Aleatoria, è gratis! Fai conoscere Democrazia Aleatoria ai tuoi amici, convincili a iscriversi e a far conoscere a loro volta. Se riuscissimo ad avere la giusta diffusione potremmo fare il prossimo passo, insieme!
  7. PASSO 7: AVVIARE L'AZIONE POLITICA
    Tutto è pronto, ma per un paradosso dell'attuale democrazia mancano i numeri che il sistema attuale impone di avere anche solo per proporre e farsi conoscere. Ma una volta che avremo diffuso il progetto, allora finalmente potremo attivarci per arrivare dritti all'obiettivo!